Digitalizzazione della sanità, presa in carico del paziente e continuità delle cure costituiscono le principali linee di sviluppo della ASL di Rieti impegnata, così come definito nel Piano territoriale aziendale 2022-2024 e in linea con il PNRR e il DM77, nell’implementazione di un nuovo modello di assistenza e di cura in grado di rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più anziana, caratterizzata da elevati livelli di cronicità e di fragilità sociale, spesso dislocata in territori dispersi e di difficile accesso.
L’attuazione della prossimità assistenziale e della presa in carico del paziente richiede tuttavia un cambio di paradigma nell’organizzazione dell’assistenza e delle cure attraverso una ridefinizione della rete di copertura dei bisogni assistenziali che deleghi all’ospedale la gestione delle urgenze e delle acuzie, e al territorio l’assistenza socio-sanitaria della cronicità, il post ricovero, i follow-up e la promozione attiva delle salute, secondo la prospettiva “OneHealth”.
Alfabetizzazione digitale del territorio reatino per la digitalizzazione in sanità
In questa logica, la ASL sta progressivamente implementando una rete di servizi territoriali capillare e flessibile che coinvolge soggetti, servizi e competenze diverse, anche di tipo sociale, caratterizzata da elevati livelli di interconnessione al fine di consentire all’organizzazione, “allargata” nei suoi confini (Community Building), di conseguire i propri obiettivi in modo efficace, efficiente ed equo.
La digitalizzazione dei processi in sanità, per esempio attraverso l’utilizzo di cartelle cliniche ospedaliere e ambulatoriali digitali, così come l’interoperabilità tra le stesse, costituiscono il primo tassello per una presa in carico del paziente integrata e multidisciplinare. Tale processo di digitalizzazione avviato nel 2017 e potenziato durante la pandemia, ha trovato piena attuazione nel 2022 grazie allo sviluppo e all’implementazione, da parte della ASL di Rieti, di una piattaforma di telemedicina (“Ci Prendiamo Cura di Te”) per l’erogazione di servizi di prevenzione, cura e riabilitazione a distanza (tele-visita, tele-prevenzione, tele-assistenza, tele-educazione, tele-consulto, tele- consulenza, tele-monitoraggio).
Telemedicina per la presa in carico dei pazienti
Nonostante la carenza, in determinati Comuni del reatino, di infrastrutture tecnologiche adeguate allo sviluppo della digitalizzazione in sanità, la ASL di Rieti ha notevolmente potenziato la propria capacità di presa in carico a domicilio dei pazienti, anche attraverso l’impiego di strumenti di telemedicina, con benefici non solo per i pazienti ma anche per i professionisti, sanitari e non, che operano sul territorio reatino. Come stabilito dal PNRR entro il 2026 il 10% della popolazione cronica over 65 dovrà essere presa in carico a domicilio anche mediante l’uso della telemedicina, che, nel caso della ASL di Rieti, significherà raggiungere circa 4.000 persone. La ASL di Rieti ha già quasi raggiunto questo obiettivo. L’elevata età media della popolazione e il basso livello di scolarità e di reddito, quali elementi caratterizzanti la popolazione del reatino, sono fattori da indagare in quanto possono influire negativamente sulla diffusione della telemedicina in questo territorio.
Per tale ragione la ASL di Rieti ha effettuato, nel periodo dicembre 2022- gennaio 2023 e in collaborazione con l’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale e l’Associazione Liberi dall’Asma, dalle Malattie Allergiche, Atopiche, Respiratorie e Rare , una indagine conoscitiva, attraverso un questionario, sul livello di competenze digitali dei pazienti del reatino. Il questionario, composto da 31 quesiti, è stato somministrato a un gruppo di 300 pazienti con diversa patologia, età e titolo di studio suddivisi per i due distretti sanitari della ASL.
Alcuni dati della rilevazione
In particolare, il campione è composto per il 52% da over 60, per il 44% da persone in possesso di un diploma di licenza media superiore (30%) o diploma di laurea (14%), a fronte di un 26,5% che ha frequentato solo le scuole elementari.
Significativo il dato relativo al possesso di dispositivi digitali. Dalla rilevazione emerge che più del 50% del campione possiede un PC e/o uno smartphone a fronte di un 12,5% che non possiede nessun dispositivo. Quasi il 18 % del campione ha uno smartwatch e solo il 16,5% utilizza tale strumento digitale per controllare il proprio stato di salute.
Rispetto al livello di conoscenza e di utilizzo di strumenti digitali a fini sanitari emerge che il 50% del campione conosce e usa lo SPID, il 27% conosce la sanità digitale e il 20% conosce e usa il fascicolo sanitario elettronico.
Il 60% del campione usa normalmente la tessera sanitaria. Sempre il 60% dei pazienti coinvolti nell’indagine riesce a prenotare visite mediante internet ma la stessa percentuale di persone non ricorre ai social network per reperire informazioni in materia di salute. Infine, la rilevazione evidenzia come il 54% del campione desidererebbe approfondire le proprie conoscenze su questi temi.
Conclusioni
A fronte di quanto emerso la ASL di Rieti intende fornire una risposta fattiva e adeguata al fabbisogno di competenze rilevato, attraverso la realizzazione di un percorso educativo sui temi della digitalizzazione, rivolto a cittadini, pazienti e caregiver presenti sul territorio reatino, attraverso il coinvolgimento attivo dei Comuni e dei diversi stakeholder (associazioni di pazienti, organizzazioni sindacali, centri anziani, associazioni del terzo settore ecc.). Il progetto formativo è finalizzato a sviluppare o accrescere le capacità dei partecipanti all’iniziativa nell’impiego di nuove tecnologie a supporto della propria salute con particolare attenzione ai temi della sanità digitale (es. fascicolo sanitario elettronico) e ai benefici e alle modalità di utilizzo della telemedicina (es. tele-monitoraggio, tele-visita, tele-assistenza ecc.) con specifico riferimento a ciò che è attualmente in uso presso la ASL di Rieti. L’attività formativa sarà erogata presso strutture messe a disposizione dalla ASL, dai Comuni o da altri stakeholder o a distanza e vedrà coinvolti diversi gruppi di popolazione.
Si tratta di un progetto la cui innovatività risiede principalmente nella volontà di favorire l’implementazione di un modello di presa in carico del cittadino proattivo, in grado di identificare precocemente l’insorgere di patologie e di superare l’obsoleto paradigma “anziano=malato” a favore di un modello che riconosce l’anziano di oggi e del futuro, come soggetto attivo, sempre più digitalizzato e capace di auto-monitorarsi ancor prima che essere monitorato.
La rilevazione è stata a cura di:
Marinella D’Innocenzo – Direttore Generale ASL di Rieti
Assunta De Luca – Direttore Sanitario ASL di Rieti
Cristina Gasparri – referente progetti PNRR ASL Rieti
Gregorio Cosentino – Presidente Associazione Scientifica per la Sanità Digitale
Sandra Frateiacci – Presidente ALAMA-APS Associazione Liberi dall’Asma, dalle Malattie Allergiche, Atopiche, Respiratorie e Rare(Fonte: ASSD)
Leggi anche:
- IA e sanità: report e photogallery dell’evento con ASSD ed Esri Italia
- Trasformazione digitale nella sanità: accordo CINECA e ASSD per la formazione
- Startup e sanità digitale: presentazione di “Connessioni domiciliari”
- Scarica il libro “Pillole di Sanità Digitale”, diffuso gratuitamente da ASSD
- Sanità digitale: presentazione del Libro Bianco ASSD su fragilità e tecnologie innovative